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8 gennaio 2014

Sbagliando si impara?

E' di oggi la marcia indietro del governo sulla nebulosa questione che ha coinvolto gli insegnanti e le loro retribuzioni, confermata in mattinata dal cinguettio del presidente del Consiglio Enrico Letta su twitter e dalle dichiarazioni di soddisfazione da parte del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Fortunatamente i professori non vedranno più i loro stipendi soggetti ad una decurtazione di 150 euro derivante dal blocco degli scatti, come stabilito appena due giorni fa dal Ministero dell'Economia.

Questa imprevista decisione, poi corretta,  aveva infatti alimentato un dissenso diffuso, proveniente da ogni parte politica: dal ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha parlato di masochismo; da parte del Governo; fino alle dichiarazioni del leader di Sinistra Ecologia e Liberta Nichi Vendola: "una intollerabile umiliazione subita dagli insegnanti che già patiscono i disastri delle precedenti riforme Moratti e Gelmini". Pare che a monte di questo non irrilevante errore ci sia un pasticcio burocratico da parte del Ministero dell'Istruzione che non avrebbe provveduto a formulare diverse istruzioni a riguardo nonostante l'avviso da parte del Ministero dell'Economia, risalente al 9 dicembre , che avrebbe proceduto al calcolo e al recupero delle somme del mese di dicembre relative agli scatti.

Detto questo, è opportuno riflettere sul retroscena che questa poco nobile vicenda ha lasciato. Sia chiaro che chi vi scrive è assolutamente d'accordo sull'idea che venga introdotto un sano criterio di merito nella scuola pubblica, magari tramite un meccanismo di valutazione da parte degli studenti che potranno in questo modo premiare gli insegnanti più capaci e meritevoli, oltre ai giá presenti concorsi pubblici. Non è raro infatti imbattersi in "horror stories" di alcuni professori dal più che discutibile rendimento, occupati in un settore pubblico che non meriterebbe certe cadute di stile.
È però altrettanto vero che un governo, indipendentemente dal proprio orientamento politico, che decide di partire dalla scuola e dalla ricerca per effettuare tagli che permettano di fare cassa, molto probabilmente non ha capito in che modo si può garantire un futuro a questo già tanto sofferente paese



Nicolò Guicciardi

1 commento:

  1. Se Saccomanni a mio parere si permette di far sparire il superbolllo per le auto di lusso e recuperare 150 euro dagli insegnanti,o spero per lui che fosse ubriaco marcio.o se ne deduce che 1- Di economia non capisce una beneamata... Come dice Montalbano 2- Lo fa apposta... Ci si chiede poi perchè si voti Grillo,perchè ci siano i Forconi eccetera. Saccomanni è anche quello che aumenta i pedaggi autostradali,esempio di aumento che si ripercuoterà su un po' di tutto dato che le merci in Italia viaggiano spesso e volentieri via gomma,spesso e volentieri via autostrade. Come (anche se meno "diretto") aumentare la benzina. Così al Super pago IO questo surplus ai pedaggi. E non una,ma la stragrande maggioranza delle volte in cui si acquista un prodotto. Spero,per l'Italia e per il mio futuro che questo governo cada,quanto prima.

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