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20 maggio 2014

L' incubo grillino e il sogno liberaldemocratico

Nella serata di ieri ho avuto la netta e clamorosa impressione di vivere, per un' insolita sequenza di eventi e situazioni, un vero e proprio incubo politico. Tralasciando il fatto che ricorreva il secondo anniversario della notte in cui un violento terremoto si è abbattuto sulla mia Emilia, in televisione è riapparso, dopo un ventennio di assenza dalle dirette Rai, il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo nella trasmissione di Bruno Vespa "Porta a Porta".

Proprio qui comincia il brutto sogno: colui che da vent'anni critica la televisione e la qualità dell'informazione italiana, si presenta nel talk show condotto da un giornalista che per lo stesso lasso di tempo non è stato certo un esempio da seguire in quanto ad imparzialità , poiché vero e proprio "zerbino" di Berlusconi e dei governanti di turno. I più attempati di me ricorderanno con certezza le sviolinate di Vespa ad un Cavaliere in cattedra che prometteva agli italiani i punti del famoso contratto, poi completamente disatteso.

Nella stessa sera ho inoltre partecipato all'ultimo consiglio comunale del mandato 2009-2014 nel mio paese (San Felice sul Panaro) ed ho scoperto che il Movimento 5 Stelle è fondamentalmente irrispettoso e antimeritocratico. Ad un certo punto uno dei presenti, conosciuto per essere presente in una lista civica che si ispira al M5S, se ne esce con un "Sindaco, dici cazzate!", a seguito di una dichiarazione di quest'ultimo, con conseguenti parole pesanti.

Proprio qui invito a riflettere tutti i lettori. La sparata del grillino, che dal mio punto di vista è l'esatta fotografia del livello di dibattito politico all'interno del movimenti, non è indice di merito poiché chiunque, anche un analfabeta totalmente incompetente in amministrazione comunale, avrebbe potuto farla, senza di fatto risolvere il problema della ricostruzione post terremoto. Sempre dal punto di vista di chi vi scrive, sono senza dubbio più meritevoli le interrogazioni dei consiglieri di opposizione e le relative risposte degli assessori, che si battono in maniera costruttiva per ri-costruire un paese migliore per i cittadini nella loro totalità.

Proprio qui mi sento di concludere, immaginando un possibile scenario post elettorale con un parlamento europeo popolato da questi tipi di esponenti politici che esprimono livelli di dibattito politico non dissimili da quelli a cui ho avuto il (dis)piacere di assistere nella serata di ieri.
Al risveglio da questo brutto sogno ricordo però di un certo Guy Verhofstadt , ex premier belga convintamente liberale, che sembra anche essere carismatico al punto giusto. Forse è il caso di informarsi bene...


Nicolò Guicciardi

1 commento:

  1. giovani al parlamento europeo nuova strada per dare lavoro http://www.tizianomotti.com/

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