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23 giugno 2014

Iniquo compenso, la vittoria mutilata

I provvedimenti si firmano di sabato pomeriggio, durante le partite dei mondiali, così magari la gente non se ne accorge...o forse no. L'Italia perde contro il Costa Rica, gli italiani perdono, per l'ennesima volta, contro i poteri forti, il clientelismo, il far cassa facile a discapito dei soliti onesti.

Il provvedimento in questione formalmente tratta dell'adeguamento dell'equo compenso dei diritti d'autore sulle memorie digitali, in pratica si tratta di un aumento fino al 500% di una quota che i produttori di dispositivi con memorie (smartphone, macchine fotografiche, tablet, computer etc) e memorie di massa devono pagare per poter vendere i loro prodotti basata sul principio che tu possa non comprarti la stessa canzone due volte per ascoltare un brano acquistato per esempio sia su telefono che su computer...un pò come mettere un sovrapprezzo alle macchine per poter percorrere due tipi di strade diverse senza dover acquistare un'altra stessa macchina. Il ministro Franceschini ci tiene a ribadire che non è una tassa...ma in altri contesti si chiama pizzo.