Torna oggi, dopo circa tre settimane di
silenzio, il fatto del giorno su questo blog. Vista la lunga attesa, quello di
oggi vuole essere un articolo che andrà fortemente controcorrente e che forse scatenerà
un acceso dibattito tra i lettori.
Proprio ieri l'altro l'ex presidente della
camera dei deputati , nonché leader del defunto Futuro e Libertà, Gianfranco
Fini ha dichiarato che il suo voto alle imminenti elezioni europee andrà a
Scelta Europea, coalizione che sostiene in candidato liberale Guy Verhofstadt
alla presidenza della commissione europea.
Come si può immaginare, subito sono
seguite notevoli fibrillazioni nei commenti di chi ha appreso questa notizia,
specialmente tra gli elettori di Fare, uno dei partiti presenti nella
coalizione liberale.
Ebbene si, proprio Gianfranco Fini,
delfino dello storico e intramontabile leader del Movimento Sociale Italiano
Giorgio Almirante, ora si dichiara liberaldemocratico. Detta così, questa
trasformazione potrebbe suscitare nei lettori le più grasse risate schernitrici verso il
declino inarrestabile di colui che aveva tutte le carte in regola per diventare
il futuro leader della destra italiana.
Se però analizziamo più a fondo la
parabola di Fini, appare con chiarezza che questa rappresenterebbe la strada
ideale di "redenzione" di un elettore auspicata da Fare per Fermare
il Declino e le altre forze a sostegno di Scelta Europea. L'ex delfino missino
ha dimostrato grande maturità nel rendersi conto che gli assetti economici e
sociali europei stavano subendo un inesorabile mutamento, specie in seguito all'adozione
della moneta unica. E che le idee e i programmi
di stampo identitario e di estrema destra con il motto "dio patria e
famiglia" a farla da padrone, ora reincarnate nei Fratelli d'Italia di
Giorgia Meloni, non erano più al passo coi tempi e si sarebbe dovuto
necessariamente virare verso idee plurali ed europeiste. Non è forse Scelta
europea che sta intraprendendo di questi tempi una sacrosanta battaglia per aprire
gli occhi a tutti quegli elettori obnubilati dalle sparate di Grillo e dei No
Euro?
Gianfranco Fini è stato senza ombra di dubbio un
personaggio controverso e criticabile su molti fronti, ma forse se la sua
metamorfosi fosse stata capita, con ogni probabilità oggi in Italia avremmo un
centrodestra moderno e votabile anche se con qualche difetto, in grado di farsi
rispettare di fronte agli scenari europei e internazionali.
Nicolò Guicciardi
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