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18 febbraio 2014

Goodbye Oscar, anche se...

Premessa , quello di oggi vuole essere un articolo personale e controcorrente, forse ancora di più visto l'imminente congresso nazionale che Fare - per Fermare il Declino terrà a Firenze il 9 di marzo.
Questo perchè , come i maggiori e più assidui seguaci del partito definito "turboliberista" da alcuni e semplicemente "razionale e pragmatico" da chi vi sta scrivendo, oggi è l'anniversario di una triste notizia per tutti coloro che si erano galvanizzati nell'avere trovato un nuovo movimento in cui credere e mettere passione. 

La triste notizia era che l'allora candidato premier Oscar Giannino aveva millantato l'esistenza di master e laurea in economia alla Chicago University e una volta scoperto grazie al controllo di uno dei sette fondatori Luigi Zingales (vero professore a Chicago), procedette poi alle immediate dimissioni .

È quindi sperabile che questo contributo alternativo e incandescente, possa rigenerare dibattito e scuotere nuovamente le coscienze. Premettendo che il lavoro che sta portando avanti Michele Boldrin, da maggio nuovo coordinatore nazionale del partito, è assolutamente definibile come certosino e molto apprezzabile dal punto di vista dell'impegno e del dialogo con svariate forze politiche di stampo liberal, è bene fare uno strampalato paragone e quindi una considerazione.

Ricordate la famosa rock band italiana dei Litfiba ? Gli estimatori musicali sicuramente ricorderanno il declino in termini di successo che avvenne dopo la dipartita del carismatico e trascinante cantante Piero Pelù , nonostante la bravura e professionalità dei musicisti. Senza stare a narrare tutta la storia della band in un blog politico , è bene precisare che cosa è avvenuto dopo la reunion del 2009 col ritorno di Pelù , ossia palazzetti pieni e successo sfolgorante nonostante gli errori commessi in passato, di cui i fan non si sono per nulla curati.

L'interrogativo che ci si pone quindi è il seguente ; si può confrontare questa storia con un possibile rientro di Oscar Giannino , anche solo come comunicatore e megafono del partito, lasciando a Boldrin tutte le competenze di tipo istituzionale?
Al sottoscritto piace credere che, se i Litfiba hanno ricominciato a riempire i palazzetti, con il ritorno di Giannino in Fare - per Fermare il Declino si possa ricominciare a riempire, in questo caso, le urne e superare gli attriti degli ultimi mesi per potere contare davvero qualcosa in parlamento, anche considerando il fatto che gli italiani , cosi come i fans della band fiorentina, hanno la memoria corta .
A voi il dibattito cari lettori, ma senza scannarsi, sia chiaro!



Nicolò Guicciardi

19 commenti:

  1. Mi piacerebbe rivedere Giannino e mi piacerebbe fosse il megafono di Fare. Magari tra un po' quando di acqua sotto i ponti ne sarà passata. Le idee restano e le persone cambiano.

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  2. credo sia una risorsa, specie per "in cammino"

    Marco Ajello

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  3. La mia è una posizione da tenere in considerazione per un prossimo futuro. Chissà che un possibile fallimento di Renzi non possa riaprire la strada a questa alternativa.

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  4. Spero che Giannino non ritorni. E' una persona che stimo, molto brava, che ascolto e leggo sempre molto volentieri ma direi che con "Fare" ha già fatto il danno. Ha rovinato Fare per l'eternità, tanto che adesso, dopo il congresso, qualsiasi cosa succederà si andrà comunque "oltre fare".
    E' il mio modestissimo parere...va bene tutto ma farsi harakiri due volte....

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  5. "Uno dei maggiori pericoli che insidiano una democrazia prende corpo quando il pubblico confonde il teatro con la politica" (Platone). Fare DEVE prendere atto che non è con la politica-spettacolo che si risolvono i problemi dell'Italia. Quindi superiamo il concetto di front-men alla Giannino che "infiammano" le folle. Diamoci da.... FARE

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  6. Mi stupisce che dei giovani, che più di altri dovrebbero sperare che il loro investimento in formazione e sviluppo personale, abbia un ritorno e che la società per la quale combattono, sia più onesta e trasparente di quella che gli stiamo lasciando, siano così facilmente disposti "a passare sopra" fatti che sono stati e restano obiettivamente gravi. Questa idolatria dovrebbe esservi estranea o finirete per cadere negli stessi errori di tutte le generazioni che vi hanno preceduto.

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    1. Vogliamo sottolineare solo una cosa a nome del blog. L'articolo di Nicolò è una posizione personale, come è scritto chiaramente nell'articolo. Diverse persone in Giovani per Fare la pensano diversamente, ma Nicolò ha tutto il diritto ad esprimere le sue opinioni sul blog, come tutti. Il nostro blog si ispira ai principi del liberalismo e noi pensiamo sia meglio discutere di tutto piuttosto che mettere le cose sotto il tappeto. E quindi abbiamo ritenuto giusto pubblicarlo. Se c'è qualcuno che vuole scrivere un articolo che esprime il punto di vista contrario, saremo felici di pubblicarlo

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  7. condividevo molte delle idee di Giannino ma non ho mai trovato risposta a perchè, uno nella sua posizione , aveva bisogno di millantare titoli che poi non avrebbero fatto la differenza e ho trovato strano che la direzione di Fare si sia accorta di questa "falsità" solo a un passo dalle elezioni...ed ora sono molto perplesso sul ventilato apparentamento con cirini pomicini e simili...ma allora ve le andate proprio a cercare !?

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    1. Giannino avrebbe dovuto essere sincero e non avrebbe dovuto inventarsi titoli di studio o Master che non ha conseguito. E' un grande comunicatore e questa bastava!
      Ha fatto un brutto autogoal, ma...andiamo a vedere quanta gente impreparata siede in parlamento sventolando lauree più o meno autentiche.
      Abbiamo avuto ministri imbarazzanti! Il tunnel del Gransasso della sig.ra Gelmini ci insegna. Parlamentari che non conoscono la storia e ministri che non hanno competenze specifiche sul ministero che rappresentano.
      Perchè queste cose che, vediamo tutti i giorni, non ci fanno molta impressine?

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  8. Questa era la proposta e l'intendimento fin da subito di chi ora si ritrova in ALI. Perché ciò non è avvenuto e solo ora anche in chi è rimasto in FARE sorge questo dubbio ? I motivi sono molteplici:
    1) Giannino, nel momento delle sue dimissioni, è stato abbandonato a sè stesso e praticamente massacrato ed escluso da ogni iniziativa di FARE. Definito impresentabile ed arto da amputare. Egli stesso si è imposto un esilio e la mancanza di sostegno all'interno dei dirigenti di FARE non l'ha certo aiutato a ripresentarsi come megafono o portabandiera.
    2) Al congresso vinto da Boldrin e che nessuno ha mai messo in dubbio tutti si sperava in un colpo di spugna, una stretta di mano ed un nuovo antimeeting, purtroppo l'ala più oltranzista degli elettori di MB e Boldrin stesso non l'hanno voluto fare.
    3) Ormai Fare, per la gioia di alcuni, dista anni luce da Giannino, quindi difficilmente ci sarà un ritorno con un qualche ruolo in esso.
    4) Per chi ancora ritiene (alcuni anche in questi post) che Giannino sia una risorsa posso solo dire che i convegni e gli eventi dove c'è sono sempre ancora molto seguiti, minimo 200 persone ma a Pescara erano circa un migliaio. Sà parlare alla gente e sà farsi capire.
    5) Per chi ritiene che sia da "accantonare" posso solo dire che senza un megafono come OG non si andrà da nessuna parte. Volenti o nolenti, non viviamo ai tempi di Platone (la sua Atene quanti abitanti poteva contare ? 20/30000 forse, una piccola cittadina dei nostri giorni) e non viviamo in paesini ove tutti si conoscono. La comunicazione è globale, le ideologie, anche le più dure, sono crollate . Gli unici riferimenti sono le donne e gli uomini che incarnano un sentire, un sogno, un'idea, un disagio e dietro loro si formano gli eserciti (d'altra parte la storia è fatta sì di idee ma queste, senza uomini adeguati non prenderanno mai il volo.)
    6) Boldrin e Giannino nella stessa squadra ? Impossibile l'intelligenza di entrambi non supplisce alla differenza caratteriale e di storia personale che si portano dietro.
    A maggio forse si sarebbe potuto fare, ora è impossibile.

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    1. La politica-spettacolo fa prevalere il politico/attore rispetto ai contenuti della proposta politica. Sono passati secoli da Platone ad oggi, ma i pericoli che insidiano la democrazia restano...

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  9. Io continuo a sperare...e volendo mi piacerebbe impegnarmi affinchè questa riapacificazione e rientro di OG avvenga

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    1. Invece di inutili e teatrali riconciliazioni meglio seppellire inutili astiosità e studiarsi.
      Giannino non può essere front-man di nessuno, però è stato il catalizzatore di una reazione chimica che qualcosa ha prodotto.
      E chi ha vaghe conoscenze di chimica sa che al termine di una reazione il catalizzatore resta lì, com'era prima, inutile e inalterato.
      Siccome non siamo elementi chimici ma abbiamo sentimenti manteniamo un po'di gratitudine ma senza esagerare.

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  10. Posizione comprensibile ma personalmente sono totalmente in disaccordo. Se Fare vuole merito e rinnovamento, OG è da archiviare. OG ormai ha affondato il nome di Fare, e se si farà una cosa diversa, sarebbe controproducente includerlo di nuovo (e poi non credo lo voglia lui stesso). Semmai una collaborazione tra entità ben separate in una coalizione, anche se il comportamento della "sua" frangia durante l'anno passato ha minato pure questa opzione.

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  11. Chi ha affondato Fare è Boldrin. Nessun risultato promesso al congresso di Maggio è stato raggiunto ed il cannoneggiamento contro la critica interna continua. Troppo odio è stato sparso contro Giannino e coloro che lo appoggiano. Il ticket Boldin Gianninio è contro natura.

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  12. Giannino sa spiegare concetti complessi con parole semplici, e lo fa da anni. Giannino sa contrapporsi all'avversario iniziando col dargli ragione, e finendo col farlo sentire uno stupido. Giannino ha grandi doti dialettiche fuse in una competenza essenziale. Lo stesso principio di meritocrazia lo vorrebbe testimonial. il paese lo ha perdonato, la politica (il partito) no. Senza candidatura, lo vorrei questa sera.

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