La
notizia che oggi balza agli onori della cronaca è senza dubbio quella
dell'indagine aperta verso il senatore del Popolo della Libertà-FI Maurizio
Gasparri, accusato di peculato.
L'accusa
riguarda l'appropriazione indebita di una somma pari a circa 600.000 euro in
qualità di presidente dei senatori PDL, per intestarsi una polizza sulla vita
presso la sede BNL del Senato della Repubblica.
Lo
stesso Gasparri avrebbe poi restituito la somma in due tranche di bonifici da
300.000 euro l'uno, a seguito di specifiche richieste da parte della direzione
amministrativa del Popolo della Libertà.
Come
si è soliti dire in questi casi, la giustizia farà il suo corso e provvederà, se è il caso, a punire o ad assolvere il senatore pidiellino per tale accusa
di reato.
È
doveroso però in questo caso, soffermarci e riflettere un attimo sul concetto
di trasparenza e quando è veramente necessario applicarla. Come
ben sappiamo, i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, la trasparenza la
stanno applicando o quantomeno cercano di applicarla, con una pignoleria e una
precisione quasi paranoica. Basti pensare alla questioni riguardanti la
dettagliata rendicontazione di tutti gli scontrini fiscali, anche se poi altri
finanziamenti ben più consistenti, primi fra tutti quelli al blog del leader
genovese, ben lungi dall'essere trasparenti e chiari.
L'interrogativo
che ci si pone dopo la vicenda Gasparri è il seguente: è veramente necessario applicare la
trasparenza per piccoli dettagli, come fanno gli esponenti pentastellati,
oppure sarebbe meglio utilizzarla in ben altre situazioni ben più fumose e meno
alla luce del sole come quella sopra citata, o nel caso dei consigli regionali, primi fra tutti quello emiliano romagnolo e piemontese, che ultimamente ci
hanno regalato non pochi scandali?
Nicolò Guicciardi
La vera sfida è essere DAVVERO trasparenti. Io credo che trasparenza vada d'accordo con SEMPLIFICAZIONE. Più le regole su rimborsi ed indennità sono numerose e complicate più qualche furbetto col commercialista scaltro può tentare di usare a suo pro qualche falla di questo farraginoso sistema riuscendo spesso a farla franca proprio perchè è difficile controllare i numerosi passaggi che i soldi possono fare. Per cui.. TRASPARENZA e SEMPLIFICAZIONE! e questo non vale solo per i rimborsi dei politici.
RispondiEliminaBen detto Francesco. La complessità delle norme porta ad una più facile evasione di esse, d'altronde in Italia vige il detto "fatta la legge trovato l'inganno", questa cosa deve cambiare proprio attraverso la semplificazione.
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