Pagine

17 dicembre 2013

Trasparenza, o mia trasparenza!

La notizia che oggi balza agli onori della cronaca è senza dubbio quella dell'indagine aperta verso il senatore del Popolo della Libertà-FI Maurizio Gasparri, accusato di peculato.
L'accusa riguarda l'appropriazione indebita di una somma pari a circa 600.000 euro in qualità di presidente dei senatori PDL, per intestarsi una polizza sulla vita presso la sede BNL del Senato della Repubblica.
Lo stesso Gasparri avrebbe poi restituito la somma in due tranche di bonifici da 300.000 euro l'uno, a seguito di specifiche richieste da parte della direzione amministrativa del Popolo della Libertà.
Come si è soliti dire in questi casi, la giustizia farà il suo corso e provvederà, se è il caso, a punire o ad assolvere il senatore pidiellino per tale accusa di reato.
È doveroso però in questo caso, soffermarci e riflettere un attimo sul concetto di trasparenza e quando è veramente necessario applicarla. Come ben sappiamo, i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, la trasparenza la stanno applicando o quantomeno cercano di applicarla, con una pignoleria e una precisione quasi paranoica. Basti pensare alla questioni riguardanti la dettagliata rendicontazione di tutti gli scontrini fiscali, anche se poi altri finanziamenti ben più consistenti, primi fra tutti quelli al blog del leader genovese, ben lungi dall'essere trasparenti e chiari.
L'interrogativo che ci si pone dopo la vicenda Gasparri è il seguente:  è veramente necessario applicare la trasparenza per piccoli dettagli, come fanno gli esponenti pentastellati, oppure sarebbe meglio utilizzarla in ben altre situazioni ben più fumose e meno alla luce del sole come quella sopra citata, o nel caso dei consigli regionali, primi fra tutti quello emiliano romagnolo e piemontese, che ultimamente ci hanno regalato non pochi scandali? 


Nicolò Guicciardi

2 commenti:

  1. La vera sfida è essere DAVVERO trasparenti. Io credo che trasparenza vada d'accordo con SEMPLIFICAZIONE. Più le regole su rimborsi ed indennità sono numerose e complicate più qualche furbetto col commercialista scaltro può tentare di usare a suo pro qualche falla di questo farraginoso sistema riuscendo spesso a farla franca proprio perchè è difficile controllare i numerosi passaggi che i soldi possono fare. Per cui.. TRASPARENZA e SEMPLIFICAZIONE! e questo non vale solo per i rimborsi dei politici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ben detto Francesco. La complessità delle norme porta ad una più facile evasione di esse, d'altronde in Italia vige il detto "fatta la legge trovato l'inganno", questa cosa deve cambiare proprio attraverso la semplificazione.

      Elimina