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29 dicembre 2013

Fallite str….! Il guru lo vuole

Tranquilli, non ce l'ho con voi, e non vi sto nemmeno chiedendo di farlo sul serio, seriamente parlando non converrebbe, né a me che scrivo né a voi che leggete. Il motivo del titolo è piuttosto semplice: andando a rovistare negli articoli passati - attività molto utile per pararsi dalla schizofrenia di taluni predicatori - ho ritrovato quelli sul famoso rapporto Mediobanca. Ebbene sì: saremmo dovuti fallire il 22 Dicembre…ma evidentemente non è successo.


La storia è sostanzialmente questa: a giugno Mediobanca Securities ha fatto circolare tra i sui clienti un report a firma di Antonio Guglielmi in cui si analizzava la differenza di rendimento tra titoli di pari scadenza a rischio ristrutturazione e non, e di conseguenza si avanzavano alcune proposte di aggiustamento. Secondo Guglielmi tale scostamento sarebbe stato un potenziale indicatore del "rischio fallimento" dell'Italia. Il 22 dello stesso mese usciva quindi un'esclusiva del Fatto Quotidiano. L'articolo di Stefano Feltri era tutto sommato equilibrato, si limitava a riportare il contenuto del rapporto rimanendo nel suo ambito e non sconfinando mai in predizioni catastrofiche. Il titolista invece non l'ha pensata allo stesso modo e ci siamo beccati una prima (prima!) pagina che a caratteri cubitali evidenziati in rosso diceva:
Avete capito? L'Italia è in bancarotta. O almeno questo sarebbe dovuto accadere entro sei mesi a partire dal 22 Giugno 2013. Cominciamo a contare, 22 Giugno + sei mesi = 22 Dicembre. Al diavolo, il fattaccio è successo proprio mentre ero in fila per pagare i regali di Natale e la cassiera non si è nemmeno degnata di comunicarmelo.
Ora si potrebbe dire: "ma dai, cerca di capire, FQ non intendeva bancarotta in quel senso, poi nell'articolo…" no, le parole sono importanti: se un'affermazione esprime un'eventualità incerta tale deve rimanere, pure nei titoli. Non provateci nemmeno a trasformare probabilità in certezza e viceversa. Anche perché poi è quest'ultima che la gente percepisce maggiormente: lo dico per esperienza personale essendomi dovuto sorbire a suo tempo discorsi come "ma sì, siamo in default, lo dicono pure fonti autorevoli.." (immaginatevi il vostro interlocutore col sorrisetto soddisfatto di quello che lui sì la sa lunga). Per non parlare di quanto si è scatenato poi sulla stampa e su internet, da chi si limitava a riportare lo scoop fino a chi lo usava per elucubrare il fallimento certo, o per gridare agli speculatori alle porte. Sorvoliamo. E’ una pagina triste della nostra storia, anche se poi il tanto parlare è stato così significativo che oggi nessuno manco se lo ricorda, sorprendente eh?

Purtroppo non finisce qui. In Italia, il sottobosco di aspiranti Nostradumbass (definizione di Noah Smith: Nostradamus che fa predizioni al limite della fessaggine, dumbass) è vasto. Il principe dei Nostradumbass è BG, Beppe Grillo. Ecco alcune delle sue predizioni:

- Marzo 2013, intervistato a Focus afferma: "Ai vecchi partiti do ancora sei mesi e poi è finita, a quel punto non riusciranno più a pagare né le pensioni, né gli stipendi pubblici". I sei mesi sono passati da un bel pezzo e pensioni e stipendi sono ancora al loro posto. Allora BG quella volta ha detto una cosa vera o falsa? Lascio a voi.

- fine Aprile 2013, intervistato a Bild annuncia: "L'Italia in autunno va in bancarotta […] Fra settembre e ottobre finiranno i soldi e sarà difficile pagare pensioni e stipendi". Ancora, settembre e ottobre sono passati e nulla, non sì è avverata la previsione di BG.

- tralascio quelle vaghe e indefinite, il volenteroso ne trova a bizzeffe, e non toccano solo il default dell'Italia, a volte toccano pure l'INPS, che secondo il nostro tra tre-quattro anni non sarà più in grado di pagare le pensioni. Buffo che a fronte di questa situazione disastrosa BG prometta di erogare un reddito di cittadinanza, usando appunto le presunte plusvalenze dal taglio delle pensioni alte.
- vi lascio invece il gusto di rimanere in trepida attesa del "verificarsi" della prossima: a novembre il blog di BG ha ospitato un'intervista de lantidiplomatico.it a Pitchard in cui si prevede il collasso dell'Italia nel 2014 (scadenza golosa dato che a maggio ci saranno le elezioni).
Che dite, speranza di indovinare a forza di ripetere il tentativo o macabra strategia della tensione?

Lasciamo BG e passiamo a Loretta Napoleoni: era novembre 2011 e doveva presentare un libro. Allora il nostro paese avrebbe dovuto seguire le sorti della Grecia entro Natale (2011) o Pasqua (2012). Ma non preoccupatevi, Loretta aveva pure la soluzione giusta: ritirare tutti i soldi dai conti corrente e stare cash fino a marzo. Per non fallire sarebbe servita una manovra da 800 miliardi: una patrimoniale per garantire la metà del debito pubblico nelle mani degli italiani, tassando al 5% l'1% più ricco che detiene il 45% della ricchezza totale (pensavo che quel 45% fosse detenuto dal 10%, non dall'1%), cioè 70 famiglie (no, scusate, l'1% della nostra popolazione sono circa 600.000 persone, stando a lei ognuna di queste famiglie sarebbe composta da 8500 individui). I conti non tornano, però questa è un’altra storia.

Ma si sa, costoro il default lo vogliono, sia per mancanza di altri argomenti validi, sia perché il marketing macabro attira sempre (apocalisse Maya docet), sia perché stanno replicando la strategia di BS del nemico esterno. Intanto noi vediamo di stare alla larga da certi figuri e di ricordare le cialtronerie che vanno raccontando. Purtroppo, anche persone più stimate, del calibro di Roubini, ci si sono lanciate a capofitto: "E' sempre più chiaro che il debito pubblico italiano è insostenibile ed ha bisogno di una ristrutturazione ordinata per prevenire un default disordinato" a Novembre 2011. Salvo che a marzo diceva cose leggermente discordanti.

Mi fermo qui, la lista è interminabile e dopo un po' risulterebbe pure noiosa. L'economia non è tirare a indovinare la data in cui si verificherà un dato evento, piuttosto è studiare le dinamiche del sistema in cui siamo immersi e cercare di capire le leggi che lo governano. D'altronde facciamo un esempio: cosa vi aspettereste da un ingegnere? Che vi spieghi il funzionamento della macchina che guidate o che venga a prevedere giorno e ora del prossimo guasto? Ecco, se gli chiedete la seconda vi ride in faccia. Peggio ancora se gli chiedete previsioni banali e vaghe: ricordate che l’analogo di “Siamo in default anche se nessuno ce lo viene a dire, è solo questione di tempo” è “la macchina che guidate si guasterà prima o poi”. Inutile, non serve a niente se non ad avere la soddisfazione immeritata di rinfacciare un “io l’avevo detto”.

Tirando le somme: il mondo è pieno di casualità statistiche e fatti inevitabili e risaputi. Ma gli uomini sono pieni di pregiudizi, la necessità dell'illusione di capire, ed il bisogno di credere nei saggi. Puoi approfittare di questi due fatti e diventare un saggio rispettato senza dover mai studiare seriamente. Bella vita, quella del Nostradumbass.

2 commenti:

  1. ma l'italia è fallita a novembre 2011!
    come si può fallire 2 volte?

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    1. E questo chi l'ha detto? Uno di quelli sopra o un'altro che mi son dimenticato di menzionare?

      Leonardo P.

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