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16 dicembre 2013

Sfida Renzi-Grillo, prime scintille di cambiamento?

Ad una assemblea nazionale del PD anagraficamente ringiovanita, la cui location per i nostalgici era la stessa di quel famoso Antimeeting in cui Oscar Giannino esaltava l'elettorato di Fare, il neo segretario Matteo Renzi annuncia la ormai famosa "sorpresina" per Beppe Grillo.
Si tratta di un compromesso che potrebbe, per una volta nella politica italiana, riflettere una buona dose di concretezza utile a raggiungere il tanto acclamato cambiamento. Il segretario democratico sarebbe quindi disposto alla rinuncia anticipata dei rimborsi elettorali da parte del suo partito, in cambio di un appoggio pentastellato sulle riforme istituzionali come la nuova legge elettorale, la trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie senza stipendi nè eletti e l'abolizione delle Province.
Grillo ha poi replicato, con il suo classico stile british, considerando questa una "scoreggina" piuttosto che una sorpresina e chiedendo elezioni immediate col vecchio Mattarellum, forse sfruttando l'onda della sentenza di illegittimità di parte del Porcellum, a cui seguirà poi una riforma elettorale portata avanti da
un parlamento non "incostituzionale".
A Grillo va però ricordato che anche il Mattarellum è una legge elettorale tutt'altro che perfetta e che come il Porcellum ha anch'essa lasciato dietro di se strascichi spiacevoli come la nascita delle scandalose "liste civetta" o il mantenimento di una logica proporzionale in un sistema per tre quarti maggioritario, che fu l'àncora di salvataggio per molti candidati "eccellenti", i cosiddetti "paracadutati"(per approfondimento consiglio caldamente la lettura di articoli a riguardo, del prof. Gianfranco Pasquino
dell'Università di Bologna).
Queste quindi sono state le prime "prove tecniche di cambiamento" subito dopo l'insediamento di Renzi alla segreteria del PD. Vedremo quindi se il "rottamatore" e il partito, o movimento per non urtare la sensibilità grillina, che rappresenta forse la più tenace opposizione al governo degli ultimi vent'anni, riusciranno a trovare un accordo che potrebbe sbloccare la non proprio rosea situazione attuale


Nicolò Guicciardi

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