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7 aprile 2014

ABOLIZIONE TOTALE IRAP!

Ebbene si, avete letto bene: abolizione totale dell'IRAP.
L'IRAP - imposta regionale sulle attività produttive - è una tassa totalmente ingiusta che nacque nel 1997 tramite decreto legislativo per volere dell'allora governo Prodi. Dopo una serie di mini modifiche, nel 2008, l'IRAP divenne un'imposta regionale ed assunse tutte le caratteristiche odierne. Nella sua forma più comune l'IRAP è una tassa che grava sugli imprenditori poiché colpisce il valore della produzione netta delle imprese. E' inoltre, l'unica tassa italiana che colpisce il fatturato e non l'utile.
Per finire, il 90% del gettito dell'IRAP viene destinato a livello regionale con lo scopo di finanziare il fondo sanitario nazionale, come quota parte della spesa pubblica. Secondo il ministero dell'economia e delle finanza, circa il 30% della spesa sanitaria italiana viene sostenuto attraverso l'IRAP.

Secondo la CGIA di Mestre, lo Stato nel 2012 ha guadagnato oltre 33 miliardi di Euro dall'IRAP. Un  articolo del Sole 24 Ore dell'11 Marzo 2014 fa notare che nel 2013 oltre 2/3 del gettito totale dell'IRAP, cioè 24,8 miliardi di Euro, sono stati sborsati dal solo settore privato. Gli imprenditori italiani rinunciano così a circa 25 miliardi di Euro all'anno. Anziché investire in tecnologie, macchinari, marketing, capitale umano e via dicendo, il settore privato si trova costretto ad "affamare la bestia", quel gran leviatano che è lo Stato, senza ricevere nulla in cambio. Zero investimenti, zero assunzioni, zero salari più alti, minor produttività, minor crescita. L'unico ente che ci guadagna è lo Stato!

La prima cosa che farebbe il nostro governo sarebbe quella di abolire completamente l'IRAP.
Molti di voi non vorranno toccare il settore sanitario e diranno che no, "non si può fare perché ne andrebbe del Welfare pubblico" (molto inefficiente direi). Altri di voi mi diranno "eh ma sono 33 miliardi. Non si riescono a trovare 10 miliardi per dare 80 Euro in più in busta paga ai lavoratori dipendenti, non si trovavano i 4 miliardi per abolire l'IMU (che non è stata veramente abolita, ma questo è un altro argomento), figurati se si possono trovare 33 miliardi". Mettere un po' a dieta la sanità pubblica non sarebbe male, dato che spende troppo male (vedi costi standard non applicati, per esempio). Ovviamente la sanità pubblica merita il più alto grado di rispetto, ma anche in quel settore urgerebbero riforme che da troppi anni vengono rimandate a discapito del funzionamento generale del sistema sanitario. Qui bisognerebbe aprire un'ampia discussione che riserveremo magari ad un altro articolo.

Cosa si potrebbe fare di concreto. Secondo le parole dell'ex viceministro all'economia MarioBaldassarri, intervistato da La Stampa, solo 3 dei 33 miliardi dei sussidi alle imprese vengono effettivamente distribuiti al settore privato. Gli altri 30 miliardi, guarda caso, venivano mangiati ancora un volta dal settore pubblico, un mostro sacro a mille teste al quale dovrebbero venirne tagliate almeno la metà.
Nel 2009, addirittura secondo i dati in possesso da La Stampa i sussidi destinati alle imprese raggiungevano i 40 miliardi. Quanti soldi che la Ragioneria di Stato concede ai privati!

Dei 33 miliardi che servirebbero per coprire il buco derivante dall'IRAP, in un modo molto semplice, ne avremmo già trovarci almeno 25 miliardi (facciamo i bravi e supponiamo che nel 2012 e nel 2013 i sussidi siano diminuiti di altri 8 miliardi come avvenuto tra il 2009 ed il 2011).
Mancherebbero dunque circa 8 miliardi, ma questi, per esempio, sono già sotto la lente di ingrandimento del Commissario Cottarelli e del governo Renzi. Qualche miliardo lo si troverebbe anche li e tanti altri miliardi si potrebbero trovare andando a tagliare gli stipendi della pubblica amministrazione, dei parlamenti e dei manager pubblici rendendo i salari pari a quelli degli altri paesi Europei più avanzanti (Regno Unito, Germania, Francia). Ricordiamo in questo senso la campagna di Fare "Non più alto del Colle", promossa molto prima delle finte promesse del Governo Renzi!

Ecco che le risorse per eliminare l'IRAP in modo molto semplice sembrerebbero essere state trovate! Forse il discorso è stato ridotto all'osso per motivi di spazio, quindi ci scusiamo, ma vogliamo riaprire il discorso e portarlo a termine vincendo la nostra battaglia e garantendo nuove libertà al settore privato. Il nostro governo agirebbe così. Meno tasse, meno spesa, più ricchezza.
Stop Starving the Beast! 
E ricordatevi questo: "non esistono soldi pubblici. esistono solo i soldi dei cittadini".

Giovanni Caccavello

4 commenti:

  1. Ho copiato questo commento,perchè, fra parentesi, ci sono le azioni, che si dovrebbero pretendere, da chi vuole intraprendere il mandato politico.------Mi spiace che siano di Grillo queste affermazioni,per la TRASPARENZA,e inoltre sarebbe estremamente utile che lo facessero,i nostri rappresentanti, DN prima di tutti,

    I.R.A.P. , andrebbe trasformata senza variare l'acronimo, solo il significato in : imposta regionale attività politiche . Visto che il politico prende e basta, ci fa il piacere di versare , ai contribuenti della sua regione, una addizionale che sia pari all' IRAP, poi, se non produce o peggio ruba, gli pignoriamo tutti i beni , compreso la reseversibilità della pensione, gli scateniamo addosso quella muta che prende il nome di equitalia,(((

    ((( e ci fa il piacere, come dice Grillo, di pubblicare i dati della ricchezza sua e della sua famiglia prima del mandato politico ed alla fine del suo mandato. Allora forse accetteremo l' IRAP come dovuta, non come un peso inutile.)))

    CBR55809.1
    11 marzo 2014 18.53.48
    di Salvatore Padula - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/YzDwt

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    1. Ciao Otto. Scusa se ti rispondo solo ora.
      Da quello che posso leggere Grillo sembrerebbe proporre uno scambio: trasparenza per IRAP. Noi invece proponiamo la totale abolizione dell'IRAP. C'è una bella differenza tra il suo modo di pensare statalista e socialista ed il nostro. Grillo chiede molte belle cose. Tutte irrealizzabili, o forse realizzabili in paradiso (dove non ne hanno bisogno perché già vivono comunque tutti felici e contenti).
      L'IRAP è una tassa ingiusta non perché il politico non versa un'addizionale pari all'IRAP ma perché è una tassa che ammazza gli imprenditori, soprattutto quelli piccoli e medi. Pensa a tutta una categoria che non deve versare in totale alla propria regione 25 miliardi di Euro tutti gli anni quanto ne beneficerebbe!
      L'IRAP è proprio un peso inutile invece. Io penso che al posto di pagare l'IRAP gli imprenditori preferirebbero tenersi 2 soldini in più per loro e per le loro famiglie (perché anche gli imprenditori hanno famiglia e sono umani) e fare tanti tanti tanti investimenti: assumere persone, riqualificare il personale, acquistare macchinari moderni, migliorare la qualità dei loro servizi. Tutti fattori che migliorerebbero la produttività e che ci farebbero crescere. Altro che gli 80 euro di Renzi in busta paga (che poi netti ne arriveranno circa 45 visto che gli altri 35 veranno mangiati dalle nuove tasse).
      Noi vogliamo un Italia giusta, che sappia capire dove andare. Vogliamo partire dall'abbattimento dell'IRAP. Un solo dato che non ho citato. L'Italia ha una spesa pubblica di circa 4 punti percentuali di PIL in più rispetto alla tanto odiata (da Grillo) Germania. 4 punti percentuali in più valgono una cifra tra i 50 ed i 60 miliardi di Euro all'anno. Abbiamo quasi 22 milioni di abitanti in meno della Germania e spendiamo tutti questi soldi in più all'anno. Bene farci un pensierino piuttosto che tassare la gente che lavoro e dare un reddito di cittadinanza anche a chi non lavora come vuole Grillo. ;)

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    2. Caro anonimo:Premetto di non essere un grande scrittore e certamente un po' casinista sono.(infatti per capire quello che scrivo, a poca distanza di tempo, devo rileggere lo stesso,non una sola volta).Detto questo, il mio intento,era solo quello di rimarcare, quello che dovrebbero fare, gli aspiranti al mandato politico, che troverai fra le parentesi, come es,(((-----))) che, se avrai la pazienza, di rileggere lo scritto che inizia, da, I.R.A.P. e termina con inutile))) che non è roba del mio sacco,capirai che Grillo,non mi è antipatico,ma non sarei qui se avessi votato per lui.Anche se certe sue teorie,mi sono sempre piaciute,fin da quando era in RAI.-A,proposito di reddito di cittadinanza,io l'avrei usato differentemente,come ebbi a commentare,in un forum su questo sito. Chiudo e ti ringrazio per la risposta anche se,come dici in ritardo.----ottavio

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  2. Ho molto riflettuto sulla questione Irap e sono giunto ad una conclusione calibrata che dovrebbe realisticamente consentire un significativo incremento occupazionale. Ho spedito la mia proposta al sito di Renzi senza ricevere risposta. La propongo a voi: .Egregio Premier,
    mi permetto di sottoporre alla sua preziosa attenzione una mia personale riflessione relativa al problema gravissimo della crisi occupazionale.
    Molti imprenditori dichiarano di avere bisogno di altro personale, ma di non poterne assumere per motivi di peso fiscale eccessivo.
    Alla giusta riduzione del 10% IRAP, (forse) sarebbe opportuno far seguire almeno due opzioni:
    a) – CONCESSIONE DELLO SCONTO 10% SOLO AGLI IMPRENDITORI CHE NON HANNO BISOGNO DI ASSUMERE ALTRO PERSONALE.
    b) – DARE LA POSSIBILITA’ AGLI IMPRENDITORI IN ESPANSIONE DI ASSUMERE NUOVO PERSONALE A COSTO ZERO IRAP.
    In questo modo, il gettito IRAP non subisce cali.
    1- Lo Stato non viene a perderci, l’imprenditore viene a guadagnarci.
    2- L’offerta di lavoro subirebbe un’impennata.
    ESEMPIO:
    L’azienda “CICCIO” porta da 5 a 10 il personale dipendente, pagando sempre la solita quota IRAP pagata sui cinque, con carichi di lavoro meglio distribuiti e migliore produttività. Il prodotto finale verrà a costare x + 50% di IRAP, divenendo più concorrenziale SUL MERCATO. Non sono in grado di calcolare e quantificare la ricaduta di un simile provvedimento, ma mi sembra realistico immaginarne una positiva risoluzione sulla base di un PIANO TRIENNALE.( monitoraggio)
    LA RINGRAZIO DELLA CORTESE ATTENZIONE E LE AUGURO BUON PROSEGUIMENTO DI LAVORO PER LA NOSTRA CARA ITALIA.

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