Proprio in
questi giorni si sta discutendo nell'aula parlamentare di
Montecitorio un altro dei provvedimenti che caratterizzano la
rapidità decisionale dell'attuale governo, e in particolar modo di
chi lo presiede , che tanto ci era mancata in questi anni.
Stiamo
appunto parlando del disegno di legge presentato dal sottosegretario
alla presidenza del consiglio Graziano Delrio , riguardante
l'abolizione delle province.
I lettori
dotati di buona memoria senz'altro ricorderanno il polverone che era
scoppiato alcuni mesi fa quando si parlò dapprima di accorpamento e
poi di cancellazione delle province. Addirittura si ebbe il bizzarro
caso del presidente della provincia di Treviso che gridò ad un vero
e proprio golpe.
Facendo
quindi qualche riflessione su ciò che sta accadendo in questi giorni
, forse non pare il caso di estremizzare la cancellazione delle
province ad un golpe , ma pensandoci bene il provvedimento di Delrio
dovrebbe essere indirizzato ad enti come le regioni.
Sia chiaro
, è assolutamente necessario un decremento del numero delle province
(non se la prendano coloro che provengono dal Medio Campidano od
Ogliastra , giusto per citarne alcune) , ma è pur vero che se si
vuole far valere sul serio il principio di sussidiarietà , per il
quale i cittadini devono rivolgersi all'ente locale più "vicino"
a loro, viene da pensare che il mantenimento delle regioni non sia
l'ideale essendo queste in pratica delle grandi ASL (80% del bilancio
riguarda la sanità, ndr) e sorgenti di debito pubblico lontane dalle
esigenze dei cittadini.
Prendendo
ad esempio la regione di chi vi sta scrivendo, ossia l'Emilia Romagna
, è legittimo pensare che forse l'alluvione recente sarebbe potuta
avvenire con minor probabilità se l'AIPO (agenzia interregionale
fiume Po) fosse un ente provinciale. Non è forse più agevole
monitorare i corsi d'acqua della provincia di Modena piuttosto che
quelli dell'intero bacino idrografico regionale?
Nicolò
Guicciardi
non è che si risolvano i problemi IT, eliminando regioni o provincie, ma la distanza fra stato e cittadini eccessiva.... ma..... ma i cinque gradini che stanno fra stato e cittadini lo sono altrettanto. es stato, regioni, provincie, comuni, cittadini. l'ultima arrivata mi sembra la meno opportuna. questo pensiero è in linea con quello di Gucciardi ottavio
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