Cosa si fa il sabato mattina, dopo una lunga e faticosa
settimana di studio e lavoro? Si sta a letto fino a tardi? Ci si gode in
poltrona l’inizio del famigerato week end? Noi di Fare di Bologna no!
Ecco che potete trovare, lungo Via dell’Indipendenza, tra il
musico di strada e la caldarrostaia, il banchetto dei volontari di Fare, armati
della petizione “Non più alto del Colle”.
La prima frase che ho sentito partecipando ad uno dei
banchetti?
“Altro che
Fare...bisognerebbe SPARARE per fermare il declino!”
Risposte simili, più o meno cruente, si alternano durante
tutta la mattinata. Il malcontento per la strada si respira distintamente. Un attivista
in una mattina accumula una quantità smisurata di occhiatacce, sguardi di
sufficienza, risposte serrate di chi rifiuta anche un volantino o troppo poco
serrate di chi si sfoga per l’inettitudine della politica e la situazione del
paese.
Spiegare che noi, al Governo, non siamo nemmeno saliti è
piuttosto inutile, forse perché la gente è stufa di ascoltare opinioni altrui o
ricette di presunti sapienti e almeno lì, in piazza, vuole dire la sua.
Lungo le vie dei cittadini le giustificazioni dei piani alti
non hanno valore, i paroloni che imperversano sui giornali o in televisione
sono nudi e indifesi di fronte alla vita reale: inquietudine e delusione ti
arrivano dritte in faccia, e l’impatto non è morbido.
Tuttavia in un contesto generale così poco roseo gli episodi
positivi acquistano una maggiore significatività ed è incoraggiante vedere che
nonostante la diffidenza iniziale tramite il dialogo si riesce a trasformare
l’atteggiamento infastidito dei passanti in uno interessato, merito anche
dell’ampia condivisibilità dell’iniziativa “Non più alto del Colle” che sembra
quasi firmarsi da sola per le strade.
Esporsi con un banchetto è essenziale per due motivi, che
vanno da quelli più strategici per il nostro movimento volti a prendere
fisicamente la visibilità che non abbiamo, a quelli umani. Metterci la faccia,
spiegare perché crediamo in questo progetto pone l’attenzione su quello che
dovrebbe essere il tema focale della politica: le persone. E sono infatti le
persone protagoniste dei nostri sabato mattina, persone come i cittadini, come
i volontari-amici al nostro fianco, come noi stessi.
E per concludere... Sapete cosa può fare davvero la
differenza in un banchetto? La presenza dei giovani. Perché ad un ragazzo è più
difficile dire di no o scrollare la testa, un ragazzo è capace di dare fiducia,
destare interesse e dimostrare che non è mai tardi per fare qualcosa.
Per dirla con una
frase della Thatcher:
“I
giovani non dovrebbero essere inattivi. Gli fa molto male.”
Chiara Bastianelli
I giovani, dentro e fuori di sè, sono il motore di tutto, perchè sono ancora in contatto coi loro sogni: unica vera energia dell'Uomo.
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